| Caro Diego,
ti ringrazio per la risposta, perchè, anche se espressamente non richiesta, è comunque gradita.
In un paese dove per 90 minuti di calcio giocati si parla per sette giorni, è giusto oltre che doveroso parlare di quelli sport che sono "minori", ma solo nella visibilità, non certo nell'impegno e professionalità che ci mettono tutti gli addetti.
Però, per tornare a noi, penso che sia stata la foga di volermi rispondere in fretta a farti scrivere, includendo parole a cui spero tu volessi dare il puro significato letterale (ignoranza=non conoscenza), senza leggere attentamente il mio post o senza capire ciò che credevo fosse chiaramente espresso. Onestamente dopo aver letto la tua risposta mi è venuta l'angoscia di aver scritto qualcosa di inesatto o di scorretto, per cui sono tornato al mio precedente post per rileggerlo ulteriormente.
Ora posso affermare di aver cercato di capire solo quello che HAI SCRITTO non certo il senso di quello che VOLEVI DIRE; però se è vero, come dici tu, che non ho capito niente, forse nello stesso errore potrebbero essere incorsi anche altri lettori o il pubblico, come lo chiami tu.
Riguardo alle domande specifiche che mi poni, ti rispondo subito:
DOMANDA a) Per questo c'erano 10 buoni kg per non dir 12 di differenza tra i 2, tu c'eri al peso??????
RISPOSTA a) Io non c'ero al peso, ma la differenza esatta era di kg 8,200
DOMANDA b) Sai cosa pesava Petrosian??????????
RISPOSTA b) 63 kg.
QUESTE COSE LE SANNO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO LETTO IL TUO ARTICOLO, PERCHè LE HAI SCRITTE TU!!!!
>>>>>>>>>>>>> Thailand pesava 54,800 kg
>>>>>>>>>>>>> con la clausola che Petrosian scendesse a 63 kg
>>>>>>>>>>>>> l'ago della bilancia per Petrosian segnava il giusto peso
>>>>>>>>>>>>> QUINDI KG 63,000 - KG 54,800 = KG 8,200 (fatto con la calcolatrice, per non sbagliare)
Quanto alla gioia all'angolo dei thai, ti consiglio di andarti a rivedere il video che si trova sul sito di "il guerriero" relativo al match tra Pinsinchai e Petrosyan, in particolare la parte finale del 5° round, dove, dopo la proclamazione della parità, vedi venire a braccia alzate, al centro del ring Pimu (non credo di sbagliarmi sull'identità, perchè l'ho riguardato + volte) e letteralmente saltare in braccio a Romanut.
In quanto al fatto che tu non stia difendendo Pinsinchai..., ne ero e ne sono convinto, anzi la mia impressione era che tu lo stessi denigrando e sminuendo le qualità che ha sempre dimostrato nella sua carriera e che tu precedentemente, quando avevi annunciato il suo arrivo in Italia, avevi evidenziato con grande enfasi.
In quanto al fatto che hai assistito nel disagio sia Thailand che Pimu, mi sembra che ti sia comportato da buon ospite, ma questo, lo ribadisco, non ha niente a che fare con "LA STORIA DEL MATCH"; eventualmente potevi titolarlo, se volevi che si capisse dall'inizio il senso di quello che scrivevi: "DIETRO LE QUINTE, OVVERO QUANTO CI è SUCCESSO PRIMA DEL MATCH.... E ANCHE DOPO", allora sarei senz'altro stato attento perchè si parlava di qualcosa che non avevo visto, di cui non conoscevo niente, come giustamente hai affermato, e che dava "colore" ad una manifestazione a cui avevo assistito.
Cosa che invece c'entrava, sempre per la chiarezza che entrambi esortiamo, con il match, come tutti i presenti hanno visto, era la scandalosa pavimentazione del ring che, lucido già di suo, è andata progressivamente degradandosi, probabilmente per l'olio ed il sudore degli atleti, e ha messo in difficolta tutti quanti, soprattutto gli ultimi a salire sul ring, per non parlare delle corde talmente lente da mettere in pericolo l'incolumità degli atleti!!
Il bersaglio delle mie "frecciate" era semplicemente l'atteggiamento, che ravvisavo in tutto il tuo articolo, di voler "giustificare" il risultato di un match, che sulla carta forse era diverso; però a che pro o per chi farlo? Il match era riuscito benissimo e, secondo me, più che scontentare tutti, ha accontentato tutti; ovviamente escludiamo, se vuoi, gli estremisti di entrambe le parti, sportivamente più ciechi che miopi, che in ogni caso negherebbero anche l'evidenza di qualsiasi risultano diverso da quello da loro ipotizzato, sperato o sognato.
Comunque se, come affermi tu, con il tuo impegno personale e del tuo staff, dai la possibilità ai nostri guerrieri (italiani), indifferentemente dalla palestra, scuola, team o città da cui provengono, di dimostrare sul ring il loro valore, allora questo ti fa veramente onore; se tutti facessero così, ci sarebbe più possibilità di match con avversari diversi, che arricchirebbero di esperienza tutti quanti, li farebbero crescere tecnicamente e questo permetterebbe loro di poter gareggiare anche all'estero, senza essere considerati con sufficienza o peggio con superiorità; però, purtroppo, ho visto molte volte atleti del sud invitati al nord, ma non mi sembra di aver visto l'inverso, soprattutto per il team di cui stiamo parlando; la stessa cosa è successa anche con atleti provenienti dalla Francia e dalla Svizzera. Temo che "altri" organizzatori, preferiscano incontri che permettano ai loro atleti di gareggiare con la certezza di un risultato "sicuro", anche se spero ardentemente di essere smentito. Non sto parlando di risultati "combinatii", ma di cercare di evitare i più forti; se questo è doveroso quando si vuole proteggere un proprio atleta all'inizio della carriera, è disaprovevole se viene fatto quando è in palio qualche titolo regionale, nazionale, euopeo ecc., o qualche "cintura" che poi apparira sulle fotografie delle riviste del settore.
Mi piacerebbe soprattutto, che alla fine di un match, l'atleta che è stato sconfitto affermasse serenamente: "oggi, mi è stato superiore e ha vinto", e, avendo dato tutto, sensa assurdi sensi di colpa, prendesse stimolo per un impegno maggiore, nella preparazione e studio, per gli incontri successivi. Cioè, onestà, umiltà, serietà e professionalità; dovrebbero tutte insieme comporre la parola SPORTIVITA'.
ti saluto e ti ringrazio ancora della tua risposta.
post scriptum: Una piccolezza che mi era sfuggita: il team di Romanut è di Gorizia
polh
Edited by polh - 8/5/2005, 14:02
|